Ultima ipotesi di governo circa la pace fiscale riguarda un provvedimento a tranches, da subito la definizione delle liti pendenti e delle cartelle esattoriali con una rottamazione modificata rispetto alle precedenti.

 

Successivamente si punterà su un ravvedimento potenziato per samare le irregolarità relative agli anni ancora suscettibili di accertamento e strumenti per la chiusura di liti potenziali.

Questo è lo scenario più probabile al momento la cui prima tranches potrebbe già essere introdotta nel decreto fiscale collegato alla manovra e la seconda parte poi nella conversione parlamentare.

 

LITI PENDENTI

Il vantaggio rispetto alla precedente edizione su cui il governo intende agire per un successo della manovra è prevedere un forte sconto per chi ha già affrontato con esito positivo il primo o secondo grado di giudizio, questo potrebbe portare nella migliore delle ipotesi per il contribuente a dover pagare solo il 20% delle maggiori imposte richieste dal secondo grado.

ROTTAMAZIONE

Per incentivare l'accesso alla terza edizione della rottamazione il governo intende prevedere un piano di pagamento maggiormente dilazionato rispetto alle edizioni precedenti che potrebbe arrivare a cinque anni invece dei due previsti nelle vecchie sanatorie.

Questi tempi più lunghi di dilazione del debito dovrebbero attirare molteplici contribuenti che hanno presentato la domanda per aderire alle passate rottamazioni ma si sono poi dovuti tirare indietro perchè impossibilitati a sanare il proprio debito in meno di due anni.

Queste le ultime indiscrezioni dopo che si sono ventilate diverse soluzioni che prevedevano la “pace fiscale”, una sorta di condono tombale riservato ad alcuni contribuenti, con tetto massimo che ha oscillato tra il milione e i centomila euro.

Non resta che aspettare l'ormai imminente pubblicazione del Def 

Per maggiori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.