Roma: CONVEGNO PER I DIRITTI E LA TUTELA DELLE DONNE VITTIME DI FEMMINICIDIO

20 Novembre 2018

Roma: sala Capitolare del Senato, l’associazione Senza veli sulla lingua, presenta il convegno per contrastare la violenza sulle donne. La Exclusive Agency a nome di Alessandro Piepoli accetta l'invito di partecipazione al progetto.

    Start Date: 20 Novembre 2018 (11:00)

    End Date: 20 November 2018

    Location: Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, presso il Senato della Repubblica - Piazza della Minerva, 42, 00186 Roma

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    L’ASSOCIAZIONE SENZA VELI SULLA LINGUA PRESENTA IL CONVEGNO PER I DIRITTI E LA TUTELA DELLE DONNE VITTIME DI FEMMINICIDIO 

    ILLUSTRATI I DUE DISEGNI DI LEGGE

    PRESENTI LA SENATRICE DELLA REPUBBLICA CATERINA BINI, FRANCESCO TESTI, ROBERTA BRUZZONE E LA TESTIMONIANZA DELLE FAMIGLIE DELLE VITTIME.

    Martedì 20 novembre, a Roma nella sala Capitolare del Senato, l’associazione Senza veli sulla lingua,ha presenta il convegno I DIRITTI DELLE VITTIME, un incontro fortemente voluto e durante il quale sono state illustrate per la prima volta due tra le quattordici proposte di legge, pensate per contrastare laviolenza sulle donne.Protocollate e depositate dalla Senatrice Caterina Bini, relatore dell’incontro e prima firmataria, eappoggiate da un gran numero di Senatori.

    L’associazione no-profit Senza Veli sulla Lingua è stata fondata nel 2013 dall’avvocato anglo-italo-yemenita Ebla Ahmed, e da sempre si impegna in un progetto internazionale che si prefigge, come obiettivo fondamentale, il superamento di ogni forma di discriminazione nei riguardi in particolare delle donne di tutto il mondo, spesso abusate, uccise, emarginate. Questo è possibile grazie ad azioni concrete come: assistenza psicologica con sportelli d’ascolto in molte città d’Italia, consulenza legale e sul lavoro,, assistenza fiscale, corsi di autodifesa e formazione e anche ospitalità in case rifugio.

    L’impegno primario dell’Associazione è quello di schierarsi dalla parte delle vittime, combattendo con e per loro anche da un punto di vista legislativo, facendosi portavoce di disegni di legge che mirano ad arginare il fenomeno sempre più dilagante.

    Grazie all’aiuto dell’Avvocato Alessia Sorgato, che collabora con la SVSL sono state presentate le proposte di legge, due delle quali protocollate. La prima si muove nella direzione dell’inasprimento delle pene, il no al ricorso al rito abbreviato per chi commette delitti gravi tra i quali femminicidio/omicidio, mentre la seconda tutela chi denuncia grazie all’ausilio di un tabulato unico degli esposti in tutte le Questure d’Italia e sempre aggiornato.

    Di seguito e due proposte di legge protocollate:

    ATTO SENATO n. 471 XVIII Legislatura 

    MODIFICA AL CODICE DI PROCEDURA PENALE , IN MATERIA DI INAPPLICABILITÀ E DI SVOLGIMENTO DEL GIUDIZIO ABBREVIATO, NONCHÉ ALL’ARTICOLO 69 DEL CODICE PENALE, IN MATERIA DI CONCORSO DI CIRCOSTANZA AGGRAVATE E ATTENUA. 

    ATTO SENATO N.850  XVIII LEGISLATURA 

    MODIFICA ARTICOLO 110 DELLE DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DEI CODICI DI PROCEDURA PENALE IN MATERIA DI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE DEI DATI ISCRITTI NEL REGISTRO DELLE NOTIZIE DI REATO.

    Alla conferenza stampa hanno partecipato: la Senatrice Caterina Bini relatore della conferenza, la presidentessa di SVSL Ebla Ahmed, Avv. Alessia Sorgato, Avv. Fhaima Sissy GhaliArmanus, la counselor Annalisa Cantù, la criminologa Roberta Bruzzone, Elisa Buonanno consigliera di SVSL l’attore Francesco Testi, il giornalista Simone Toscano, la dirigente del CONI Teresa Zompetti, Gessica Notaro, la dott.ssa Codice Rosa Vittoria Doretti. Con le testimonianze delle famiglie di due vittime, La Famiglia di Liliana Mimou di Elisa Amato.

    L’incontro è stato moderato da Patrizia Scotto di Santolo, Vicepresidente SVSL e giornalista. 

    Qui di seguito alcune dichiarazioni di coloro che hanno partecipato all’iniziativa:

    La presidentessa di SVSL Ebla Ahmed

    Mi dicono “Parli italiano benissimo”, ma sono nata in Toscana - Nuoveradici.world

    «Sono stanca d’asciugare le lacrime delle donne e famiglie di chi oggi non c’è più. Non si può vivere e coprire la violenza con un velo perché la violenza non è qualche cosa che può toccare solo gli altri ma anche noi potremmo essere delle possibili vittime. Il primo passo per combattere questo “cancro” è iniziare ad educare nelle scuole, coloro che diventeranno gli uomini e le donne del domani».

    La Senatrice Caterina Bini Dichiarazione di voto sulla questione di fiducia di Caterina Bini su art.1 del "Rosatellum bis" - YouTube

    «Ogni giorno opero a contatto con le famiglie di vittime di violenza. Vedo nella concretezza quali sono i problemi e le difficoltà da un punto di vista legislativo  e se da una parte, c’è la mia voglia di dare una carezza a questi nuclei famigliari straziati dal dolore,  dall’altra dentro di me, cresce la rabbia nei confronti di questi uomini che sono tutto, tranne che forti. Il mio compito è quello di creare leggi più efficaci, senza seguire un colore polito. Le battaglie devono essere combattute da tutti, senza nessun tipo di discriminazione di genere. La presentazione di queste due proposte di legge deve arrivare e superare tutto l’iter legislativo per concludersi con la loro attuazione. La modifica al codice di procedura penale, in materia d’inapplicabilità e di svolgimento del giudizio abbreviato, non è e non deve essere considerato, come il voler abbreviare i processi e chi uccide, non si deve avere la possibilità di poter usufruire di un terzo dello sconto della pena. Le pene devono essere severe per chi uccide, senza nessuno sconto.

    Grazie alle associazioni ho scoperto la difficoltà nella trasmetterei i dati. La nostra richiesta di modifica dell’articolo 110 delle disposizioni di attuazione dei codici di procedura penale, consentirebbe a ogni Procura della Repubblica di ogni città, nel momento esatto uno viene iscritto al registro degli indagati ha il dovere d’inviare i dati ad un registro unico. Queste tipo d’informazioni devono essere trasmessi in maniera veloce».

    Francesco Testi

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    «Ho realizzato Oltre la finestra, un cortometraggio che tratta, in maniera drammatica, l’argomento della violenza domestica. Il progetto è una vera e propria campagna sociale. La lotta alla violenza e l’inasprimento delle pene, per chi commette questo tipo di reato deve essere apartitico, una lotta trasversale e comune. Vigiliamo sulle persone che ci stanno accanto e sulle famiglie, la violenza non si manifesta solo all’esterno ma anche dietro le mura di casa».

    Gessica Notaro

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    «La mia esperienza personale mi ha portato a capire che ci sono delle lacune legislative ma questo, il “nostro” è un buon punto di partenza. La prevenzione è fondamentale ma non basta. Quando una donna, possibile vittima, si reca a fare una denuncia le misure cautelari sono utili ma devono essere più scrupolose: il braccialetto elettronico come forma di vigilanza potrebbe la possibile soluzione. Per quanto riguarda la richiesta del rito abbreviato non dovrebbe essere mai concesso ad un soggetto in grado di compiere un gesto così atroce. A me non è stato concesso».

    Valeria Marini

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    «Da sempre sono vicina alle donne e alle famiglie vittime di violenza. È impensabile che non si siano ancora riuscite a trovare soluzioni efficaci per punire in maniera definitiva i “mostri” che commettono questi crimini. Le pene devono essere severissime, non ci devono essere permessi per buona condotta o sconti. L’ergastolo è l’unica soluzione».

     

    Ufficio Stampa: Match Picture Italia

    Carlotta Micol Brignoli – carlotta.brignoli@matchpicture.it- 339 7787778

    Nicole Persico – match.pressoffice@gmail.com – 392 1737034

    Invito:

     

     

    Partner della iniziativa:

       

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